IK∅LRG Boatanchors Net
 
L’unica radio moderna che posseggo, è l’FT-817 della YAESU. Lo ritengo un apparato unico nel suo genere, un ottimo compromesso tra portabilità e prestazioni. Molte le modifiche e gli accessori nati per questa radio. In 6 metri, molti dei paesi distanti, li ho collegati proprio con i 5 Watt di questa radio e la verticale V2000. Magic band davvero.
Altro VHF “simpatico” è lo YAESU FT-221. E finalmente, dagli anni che lo guadavo su catalogo MARCUCCI, oggi sono riuscito a trovare lo SHIMIZU SS-105S :-)

    Questo è il mio shack, e non cambierei queste radio per nessun modernissimo prodotto, perché poi? Per non sentirmi dire che sono spostato di 0,03 Hz? E poi, a me, giocare con i sottomenu, mixer a decine di piste e microfoni da studio, non mi piace.
     Spero dunque di sentirvi in radio, in AM magari, e se fosse in SSB non fate caso se queste radio non sono molto stabili, siamo come quelli che girano in strada con le auto d’epoca, stiamo da una parte e ci godiamo quello che abbiamo e, come un’auto, se la radio non va alziamo il cofano e ce la curiamo. Ed io, a questo “zen” della radio, non ci rinuncio :-)

        Cari 73 de Roberto ik0lrg
 

Non so se anche voi, da ragazzi, eravate affascinati dalle antenne Yagi sui tetti e guardavate gli apparati radio, in mostra nelle vetrine dei negozi del settore, con occhi sognanti. Io si... Erano gli anni 70, quando comperare una linea Drake, ad esempio, non era cosa pensabile per lo stipendio di un operaio o impiegato statale. Ma io a tredici anni non mi facevo certo di questi problemi economici; mi beavo nel guardarle e se poi il commesso le accendeva per farle provare ad un cliente, ero lì che osservavo.
Una volta mi feci coraggio e chiesi al cortese commesso di RADIOPRODOTTI a via Nazionale, informazioni su di un ricevitore che mi piaceva (ovviamente per come era fatto, ne ignoravo completamente l’elettronica), era l’ FRG7 della YAESU. Tempo dopo, sarebbe stata la mia prima radio... e così ebbe inizio.

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Le mie radio
Geloso G.222 TR 
Geloso G.4.214 (Siemens Hell) e SP-600 mod. JL-34.
Il panoramico HO-12 HAM-SCAN della Heathkit. 

Collins 51S-1. 

Johnson Viking Ranger.

National HRO-500.
Collins 51J-4 (con rilevatore a prodotto Geloso, by I8KLL). Speech processor COMDEL. Frequenzimetro HP 5381A (collegato al 5100). LOWE HF-150. Rosmetro Wattmetro e carico fittizio della B&W modello 650.
BW-5100 e il suo generatore di banda laterale, modello 51SB. 100 Watt in AM e CW.
Il trasmettitore è collegato ai ricevitori 51J4, RME-6900 e HQ-160. Dire dei tre quale sia il migliore, per l’AM, è cosa ardua, ma l’RME si fa preferire.
Vicino all’HQ-160 c’è il preselettore della AMECO modello PT che poggia sopra il Wattmetro della K.W. PEPmeter.
Con la linea Drake sono andato a ritroso. Ho cominciato con la “C”, poi mi sono stabilizzato sulla “B” per tanto tempo ma alla fine ho ceduto alla curiosità di provare la versione “A” (T4-X e R4-A) a 13 valvole.
Anche qui, dire che vada meglio la B o la A è difficile, ma è in programma fare queste prove con un R4B in serie alla linea A, quanto prima.
Agli interessati posso dire che queste linee, con il microfono adatto (un ceramico, come il D-104 o un Turner ) e la giusta regolazione microfonica (solitamente col gain ad ore 12), vanno egregiamente anche in AM.
La linea è contenuta nel raro e pratico MMK-44, che unisce il ricevitore ed il trasmettitore in un unico blocco.
L’italico DGS-1 ha accompagnato le varie versioni che ho avuto.
Non ho molto spazio  disposizione, e così, tra il KWM-2 della Collins e il suo omologo inglese della K.W. (il KW-2000A), ho preferito quest’ultimo. Devo essere sincero, va egregiamente! Anche in 160. Ottima radio e ottimo cablaggio. Gli ho abbinato il KW-109, che da accordatore di antenna è diventato un utile commutatore di apparati radio. Per completare la linea ho preso poi il lineare,  il  KW-1000 ed il KW-PEPmeter. Quello che vedete sull’MS-4, è l’ottimo transverter per i 6 metri costruito da Luciano I8KLL.
La mia “linea pesante” dell’Hallicrafters è quella composta dall’ottimo SX-115, SX-101 A e l’HT-32 B ed ho scoperto con piacere, che pur avendo una DSB come AM, la modulazione e la qualità è eccellente. L’altoparlante è il modello R-47.
Ed eccoci alla mia beneamata linea G.4/228, 229 e 216 MK III. Fu amore a prima vista da quando la vidi  giovanissimo a casa di un amico di mio padre che scoprii, con mio gaudio, essere un radioamatore. Solo anni dopo riconobbi nella linea Geloso quella bella e grande radio che mi fulmino’ vedendola... devo dire pero’, che anche la mia mi ha fulminato. Ho smesso di contare le folgorazioni (condensatori dell’alimentatore, boccole posteriori, ...) che questa “vecchia signora” mi ha dato, ma l’accendo sempre con piacere e ogni volta non capisco perché questo valido prodotto italiano sia stato così affossato, probabilmente solo per consumismo e per l’idea di possedere, finalmente, una radio di oltre oceano.
Credo che la G.4 sia l’unica (che io sappia) radio venduta nella sua confezione di legno. Queste sono le casse che contenevano la linea Geloso.


Il convertitore VHF della Geloso G4.161 a nuvistor. Il G.4 216  riceve  il segnale convertito dal 161, sulla gamma “C” del ricevitore, dedicato ai 27 MHz. La scala parlante riporta  in rosso la scala dei 2 metri (dai 144.0 ai 146.0 Mc.)
La linea giapponese della Sommerkamp FR-100B e FL-100B,  era molto desiderata dal radioamatore italico dell’epoca. Credo che la somiglianza con la nota Collins non sia casuale, e che quelle manopole e la linea stondata, siano stato un intelligente artifizio per attirare i radioamatori verso il nipponico prodotto, quale “surrogato” dell'inavvicinabile linea “S” della Collins. La Geloso ha anche studiato questa linea al fine di sostituire la vecchia cordicella della sintonia, con un ingranaggio, appunto come quello della “linea F”. Triste notare che mentre la linea G.4 nuova veniva svenduta ed usata il prezzo era basissimo, la linea “F” usata aveva comunque un’alta quotazione.


Il ricevitore SR-700 E ricalca lo schema del noto SX-117 della Hallicrafters, ma con qualche miglioramento aggiunto. Ottimo il preselettore in ingresso.
Lo speaker SP-700 sembra introvabile. Come nella linea “F” il trasmettitore (ST-700) ha l’alimentatore entrocontenuto. Anche in questo caso, si nota una certa somiglianza con il design americano.



La HEATH è la divisione della nota Heathkit che produce radio gia’ assemblate, è il caso della SS-9000, un rtx nato in risposta all’HF-380 della Collins. Completo della bande WARC e dei filtri CW e RTTY, è un apparato valido e pratico con i suoi due VFO.
Gli accessori sono il monitor di stazione HO-5404, l’ottimo filtro audio HD-1418 e l’accordatore automatico da 2,5 KW SA-2500.
Della B&W il Matchmaster 650 ed il frequenzimetro Mod. 300



Sia per la linea che per le prestazioni sono sempre stato innamorato della linea “7” della Drake. Non è la versione “A” perchè la mia è diventata praticamente pari alla “A”, avendola “farcita” dei filtri e altro che distinguono tale modello. L’R-7 è il mio ricevitore di riferimento, per paragonare il segnale ricevuto dai “vecchietti” a valvole. E’ anche il migliore per l’ascolto delle onde lunghe (il BCL è il mio primo amore). Come accessori ho solo il CS-7, che uso per commutare in antenna cinque radio e l’accordatore di antenna mod. MN75. Al suo microfono (7077) ho preferito cambiare la sua capsula con una dinamica, migliorando notevolmente la qualita’ della modulazione. Per demodulare CW e RTTY, oltre la prativa TELEREADER CWR-685, uso la TONO 7000-E con marchio Drake. L’UV-3 è il VHF che uso normalmente, col suo alimentatore PS-3. Il controller che vedete su l’R-7, è quello dell’accordatore automatico RASTU, una produzione fatta da radioamatori (i nostri Carlo IK0GMM e Roberto IK0XUH) per i radioamatori. 

http://sites.google.com/site/ik0gmm/rastu-automatic-antenna-tunershapeimage_29_link_0
RME-6900
La storia della mia Hallicrafters SX-42 è particolare, praticamente mi è tornata a casa dopo qualche anno, ma purtroppo rotta come l’avevo lasciata. E’ finita quindi in astanteria da Luciano (i8kll) ed ora è qui, insieme al suo altoparlante di linea (R-42) trovato a Marzaglia. E’ una simpatica radio da “impiego generale” per l’ascolto delle onde corte, ma nulla di particolare, se non per la qualità e la potenza dell’audio. La uso quindi in FM (ricordo che è una radio del 1942), e ci ascolto i miei programmi preferiti con una qualità invidiabile ai moderni sintonizzatori. La linea è del noto designer americano R. Larwy.
Mi piacciono molto i 6 metri, come antenna uso l’ottima delta loop della ECO (grazie Sergio). Come radio ho sempre cercato un monobanda vintage, ed ora ho trovato questo SWAN 250. 

Pur non essendo un entusiasta della casa del cigno, mi ha sorpreso trovare il compensatore di temperatura. Così come, di contro, lo sono rimasto, della mancanza dello smeter. 
Normalmente, per i 6 metri, come detto, uso il transverter by Luciano, abbinato al KW-2000A. 

Interessante il 700CX, che con il suo filtro a 16 poli si è dimostrato un buon ricevitore dall’ottimo audio. I microfoni che uso sono  l’EV-638 e D-104, anche il “Night Eagle”.
Simpatico e funzionale, il 100 MX-A, sempre della SWAN, tutto allo stato solido.
E’ una radio che non cercavo, ma siccome mi è “capitata” grazie alla cortesia di un buon amico, eccomi felice possessore di un raro prodotto della Hallicrafters. La FPM-200, una radio a transistors degli anni ’60. La mia, di matricola 400000247581 è del 1962, ed è una ultima serie.
E’ priva del suo alimentatore e dunque il noto Luciano l’ha modificata per i 12 Volt diretti e con un relè di antenna che gestisce le uscite coassiali, evitando l’impiego dell’introvabile connettore.
Non poteva mancarmi una linea Collins “S” il ricevitore è il 75s-3, con la quarziera aggiuntiva. Il trasmettitore è il 32s-1.
Come microfono ho il suo MM-1, mentre l’alimentatore non è originale ma ho il tipo costruito da Luciano.
Per il CW, uso il keyer a valvole della Hallicrafters  modello HA-1, collegato al tasto della Vibroplex.
Oltre al commutatore della B&W, è visibile il PNB-200 della ERE, un buon preselettore preamplificatore. Sopra è visibile l’SB-610 della Hallicrafters, il monitor è collegato al carico fittizio ed è utile negli accordi, la verifica della modulazione e dell’eventuale alternata.
Inviami un e-mail
L’HRO-50T della National, è il superbo ricordo della edizione di maggio di Marzaglia 2011. Ne parlo nella pagina dedicata all’AM.
Altra “preda” da me ambita, trovata sempre a Marzaglia, è il trasmettitore ed il VFO della Miniphase, una ditta romana degli anni ’60, che si è caratterizzata per una ottima produzione. Appena revisionata, sara’ affiancata dal Geloso (di cui usa la scala di sintonia) G.4.214.
Ai miei amici
Un grazie ai radioamatori, divenuti poi cari amici, incontrati nel mondo delle radio a valvole. Grazie di dimostrare che l’ham spirit non è morto.
IK0LRG
Un “ritrovamento” piacevole, quanto inaspettato, è  stato il rinvenire tra varie carabattole di un mercatino domenicale dell’usato, un TRANS-CITER AF-67 della MULTI-ELMAC (USA - 1957). Eccolo in foto, ancora sporco e con i segni del tempo marcati dalla ruggine, ma in buono stato e completo delle sue parti originali. Anche la plastica della scala di sintonia è sana. Non resta che costruire l’alimentatore e revisionarlo. La sua 6146 dovrebbe erogare circa 40 Watt dai 160 ai 10 mt in AM - FM - CW.
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